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Il Sentiero dei fiori Claudio Brissoni FAB in Arera. Un luogo straordinario, 10 modi per esplorarlo.

Il Sentiero dei Fiori del Monte Arera è un percorso montano tematico realizzato dalla FAB (Flora Alpina Bergamasca), un viaggio alla scoperta della straordinaria biodiversità floristica delle Alpi Orobie bergamasche. Situato sulle pendici del Monte Arera, questo itinerar offre un’opportunità unica di esplorare ecosistemi alpini di rara bellezza.

Nella raccolta di waander.it trovi 8 modi per godere dei magnifici panorami del Monte Arera camminando sul sentiero dei fiori FAB, con diversi gradi di difficoltà e con numerose partenze dei sentieri con grande varietà di paesaggi.

Partenze dalle valli circostanti

  • dalle baite di Mezzeno, parcheggio a quota 1600 con ticket sulla strada da Roncobello, splendide viste sul passo dei laghi gemelli, sull’alto piano del Branchino e l’omonimo lago e rifugio.
  • da Valcanale, parcheggio con ticket, passando dal rifugio Alpecorte e dal rifugio Branchino prima di intraprendendere l sentiero dei fiori e tornare dalla Baita Nembro e dalle vecchie piste da sci di valcanale.
  • dal campeggio della Plassa (quota 1200) o dal parcheggio alto della Plassa (quota 1600 con ticket) seguendo le indicazioni per capanna 2000.
  • dal passo di Zambla, rivolta a un bel giro attorno al Grem e a una deviazione verso capanna 2000 con eventuale pernotto per proseguire verso l’anello del sentiero dei fiori.
  • da Zorzone risalendo la splendida Valvedra e arrivando a capanna 200 sul sentiero dei fiori basso o su quello alto. si torna passando dalla (ex) cattedrale vegetale.

Due sentieri per un anello

NB Il sentiero dei fiori è costituito da due parti che insieme formano un anello con a nord il lago e rifugio Branchino e a sud il rifugio capanna 2000. le due parti sono il sentiero basso è di grado difficoltà E (escursionistico) mentre il sentiero alto è di tipo EE (Escursionisti Esperti) per alcuni punti esposti, da percorrere solo con abitudine a sentieri esposti e piede sicuro su tracciati impervi.

Le dieci tracce tutte da camminare

Un’esperienza botanica unica sulle Orobie

Il sentiero si snoda attraverso diversi ambienti naturali che caratterizzano il paesaggio alpino delle Orobie: dalle praterie montane ai pascoli d’alta quota, dalle zone umide peritorbose ai detriti di falda. Ogni ambiente ospita comunità vegetali specifiche, creando un mosaico botanico di eccezionale ricchezza. Il Monte Arera, con le sue pareti calcaree e i suoi altopiani, rappresenta uno dei punti di maggiore interesse floristico dell’intera catena orobica.

Il periodo migliore per la visita

La stagione ottimale per percorrere il Sentiero dei Fiori va da fine maggio a settembre, con il picco di fioritura che si concentra tra giugno e luglio. Durante questi mesi è possibile ammirare la massima espressione della flora alpina, dalle prime fioriture primaverili delle quote più basse fino alle spettacolari fioriture estive d’alta quota sul sentiero alto.

Particolarità e curiosità botaniche

Il sentiero è caratterizzato dalla presenza di specie endemiche e rare, alcune delle quali uniche delle Alpi Orobie. Tra le particolarità più significative:

  • Flora specializzata: grazie alla natura calcarea del substrato, il Monte Arera ospita specie che prediligono terreni basici, spesso rare o assenti in altre zone alpine
  • Specie endemiche orobiche: tra le gemme botaniche più preziose spiccano la Campanula raineri (campanula di Rainer), la Primula glaucescens (primula delle Orobie), il Rhododendron hirsutum (rododendro irsuto) e l’Aquilegia einseleana (aquilegia di Einsele)
  • Orchidee alpine rare: il territorio ospita diverse specie di orchidee spontanee come la Nigritella rubra (nigritella rossa) e la Gymnadenia odoratissima (manina profumata)
  • Microhabitat diversificati: la varietà di esposizioni, quote e condizioni microclimatiche crea nicchie ecologiche per specie con esigenze molto specifiche
  • Specie relitte glaciali: alcune piante presenti rappresentano testimonianze viventi delle ere glaciali, sopravvissute in rifugi climatici particolarmente favorevoli
  • Adattamenti estremi: molte specie mostrano straordinari adattamenti all’ambiente alpino, con forme cuscinetto, foglie succulente o apparati radicali specializzati

La FAB (Flora Alpina Bergamasca) ha arricchito il percorso con pannelli didattici e tabelle identificative che permettono anche ai non esperti di riconoscere e apprezzare le specie più significative, trasformando ogni escursione in un’esperienza educativa coinvolgente.

sguardi

PLUS

L’Associazione Flora Alpina Bergamasca (FAB)

Flora Alpina Bergamasca (FAB) è un’associazione specializzata nello studio, conservazione e divulgazione del patrimonio botanico delle Alpi Orobie bergamasche. Nata dalla passione di botanici e naturalisti, la FAB si dedica alla valorizzazione di uno dei territori più ricchi di biodiversità vegetale dell’arco alpino.

L’associazione coniuga ricerca scientifica e divulgazione, conducendo studi floristici approfonditi sulle specie endemiche e rare delle Orobie, promuovendo progetti di conservazione degli habitat più fragili e organizzando attività educative per diffondere la conoscenza della flora montana.

La FAB realizza sentieri tematici come il Sentiero dei Fiori del Monte Arera, organizza escursioni botaniche guidate durante la stagione vegetativa e collabora con università e centri di ricerca per studi specialistici. Attraverso guide, pubblicazioni e materiali informativi, l’associazione rende accessibile la conoscenza botanica a un pubblico sempre più ampio.

Flora Alpina Bergamasca rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione e conservazione del patrimonio floristico orobico, garantendo che le future generazioni possano continuare ad ammirare le meraviglie vegetali delle nostre montagne.

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Vedi anche gli itinerari in valle Imagna e tieni d’occhio il calendario per le escursioni guidate di waander.it:

  • Sulla corona della valle Imagna dai Tre faggi alla costa del Palio
  • le escursioni sul monte Linzone per la fioritura dei narcisi e
  • in val Taleggio per un bel trekking tra antichi borghi, le tradizioni casearie e il laboratorio per fare il formaggio.
  • esplorazioni ai Piani dell’Avaro e ai laghetti di Ponteranica

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