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I BOSCHI DI ARLECCHINO TRA LUPI, MERCANTI E VIAGGIATORI

Percorrendo i ponti delle antiche vie Mercatorum e Priula che da San Giovanni Bianco hanno per secoli aperto i commerci verso l’Europa, saliamo verso Oneta e la casa di Arlecchino, tra i personaggi più amati della commedia dell’arte e del carnevale.

Da qui, per sentieri e vecchie mulattiere, ci incamminiamo attraverso i boschi che nascondono le perle di antiche contrade.

Tra queste Costa dei Lupi dove ci aspetta un piccolo viaggio nel tempo per ripercorrere le tappe che dalla completa estinzione dei lupi sulle Alpi ci porta ai segni del nuovo lento ripopolamento.

Arriveremo poi dall’alto di questi monti al borgo di Cornello dei Tasso, uno dei borghi più belli d’Italia, con viste che solo un trekking ci può regalare. Qui andremo a scoprire le incredibili vicende della famiglia dei Tasso, fondatori del servizio postale europeo.

Periodo: tutto l’anno, facendo attenzione di evitare i mesi estivi durante i quali l’escursione è da effettuare solo nella versione breve, la mattina presto per evitare il caldo eccessivo
Partenza: San Giovanni Bianco
Sviluppo: 12 km circa per l’intero anello, 6 per la versione breve. dislivello+: 400m per 4 ore di cammino totale, pause escluse, 2 per la versione breve.

tracce

  • Il borgo di Oneta, conosciuto per la presenza della “Casa di Arlecchino”: l’edificio era l’antica dimora della nobile famiglia Grataroli, che vantava numerose ricchezze a Venezia; secondo la tradizione qui era vissuto Arlecchino, la famosa maschera bergamasca della commedia dell’arte.
  • la curiosissima visita alla Casa Museo di Arlecchino, condotta dagli operatori di OTER: Orobie Tourism
  • gli Zanni, l’homo salvadeco delle Alpi e la nascita di Arlecchino
  • i boschi della Pianca, che raccontano – proprio nel territorio del grande comunicatore Arlecchino e dell’invenzione del servizio postale) dell’intelligenza e della sorprendente e profondissima connessione delle piante e dei funghi, ovvero dell’internet della foresta di Suzanne Simard
  • le minuscole contrade di Pradavalle e Costa dei Lupi, che raccontano di quei predatori di greggi, della quasi estinzione e del loro ritorno anche sulle Orobie,
  • la tremenda e modernissima storia del Pianetti, l’uomo che vide il futuro
  • il Sentiero dei Laghi, che unisce il lago di Lecco al Garda passa proprio da qui
  • il borgo di Cornello dei Tasso, che ha legato il suo nome all’antica famiglia Tasso, nota in tutto il mondo per le doti poetiche di Torquato Tasso e per l’abilità imprenditoriale di alcuni suoi esponenti che, a partire dal Cinquecento, gestirono le poste imperiali degli Asburgo, l’internet del rinascimento 🙂
  • una piacevole passeggiata tra i portici, i vicoli e gli edifici perfettamente conservati dell’antico borgo di Cornello, un tempo al centro della vita commerciale della Valle, oggi gioiello architettonico
  • la visita all’interessantissimo Museo dei Tasso e della storia postale, una vera perla. I taxi, anche quelli di New York, partono tutti da qui! 🙂
  • la via Mercatorum, sistema viario medievale, che collegava con vene e arterie l’intero territorio bergamasco, sconfinando fino ai Grigioni
  • la via Priula, la nuova via della valle Brembana verso l’Europa, “scavata nella viva roccia” a fine cinquecento, che ha di fatto “messo in freezer” il borgo di Cornello, ormai fuori dai traffici commerciali, e che gli ha permesso di conservarsi intatto fino ad oggi
  • l’affresco di Sant’Eligio nella chiesa parrocchiale di Cornello, patrono dei maniscalchi e… dell’Europ assistance! 🙂

sguardi

l’internet nel rinascimento

I Tasso fondatori del servizio postale europeo

Cornello ha legato il suo nome a quello della famiglia Tasso, conosciuta per aver dato i natali ai due grandi letterati Bernardo Tasso e suo figlio Torquato Tasso, autore della Gerusalemme Liberata, e che può essere considerata una delle prime imprese multinazionali europee, dal momento che detenne per secoli il monopolio del servizio postale tra i territori asburgici e gli altri stati d’Europa.

da il Museo dei Tasso

l’internet delle foreste

Wood Wide Web, la rete sotterranea che collega e fa parlare gli alberi tra loro

Suzanne Simard e decine di ricercatori dopo di lei  hanno  dimostrato l’incredibile somiglianza tra il funzionamento della rete Internet e di quella del “micelio” sotterraneo. L’esistenza di nodi e alberi hub capaci di riconoscere i propri figli, nutrirli a grande distanza usando le connessioni de funghi come se fossero degli acquedotti. o fili di internet.

da Agenzia Italia e BBC/Rai3

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